domenica 11 agosto 2024

I NOSTRI GIOVANI CON L'ORATORIO DI LECCO CENTRO A NAPOLI PER UN' ESPERIENZA FORTE

 

Il campeggio più innovativo e intenso è stato quello vissuto dai 18enni tra Napoli e Caserta, strutturato in modo che i primi tre giorni fossero incentrati su attività di volontariato, mentre i restanti quattro organizzati in modo più simile a una vacanza. “Eravamo in 19, di cui un sacerdote (don Marco Della Corna), quattro educatori e quattordici giovani tra i 17 e i 20 anni degli oratori di San Nicolò e San Giovanni in Lecco – spiega Eugenio Borgonovo, educatore degli oratori Lecco Alta –. Le ragazze, i ragazzi e gli educatori nei primi tre giorni sono stati divisi in tre gruppi che hanno svolto diverse attività di servizio. La prima presso il Cottolengo di Trento la Ducenta, una RSA per anziani affetti anche da autismo, dove i giovani hanno animato le giornate dei pazienti organizzando giochi e momenti musicali”.

 

“La seconda attività è stata svolta alla Pizzeria dell’Impossibile, una realtà del Rione Sanità di Napoli in cui lavorano alcuni giovani detenuti del carcere minorile di Nisida che sono a fine pena – prosegue Borgonovo -. “Le ragazze che han partecipato hanno potuto interagire con loro e fare delle pizze solidali – normali pizze che poi vengono regalate ai più bisognosi della città. L’ultima attività era legata a Scampia e alla comunità Rom di Giugliano. Chi vi ha partecipato ha animato le mattine al mare con i bambini del campo rom assieme a degli scout di Parma, mentre nei pomeriggi le attività sono state differenziate. Il primo giorno sono andati al carcere di Nisida per incontrare dei detenuti, il direttore del carcere e la procuratrice generale dei minori. Il secondo giorno hanno svolto animazione di strada al lotto B di Scampia, mentre il terzo hanno animato con giochi il campo rom di Giugliano. Tutte le esperienze sono state molto forti e ricche di emozioni per i ragazzi e le ragazze, che sono tornate a casa consapevoli di essere fortunati nel vivere la loro vita a Lecco e con la volontà di tornare a svolgere queste attività di volontariato nei luoghi campani”.